Dublino, punto di partenza e di arrivo del nostro viaggio di 12 giorni in Irlanda settentrionale in macchina, attraversando l’isola verso la Wild Atlantic Way, procedendo lungo la costa verso nord, poi dritti ad est, sulle sponde del lago Fermanagh, Donegal, Causeway Coastal Route, Contea di Antrim e Belfast, tappa conclusiva.
GIORNI 1-2 Dublino. Sognavamo Dublino da quando eravamo ragazzi e, finalmente, eccoci in una capitale che ha addosso le cicatrici della crisi economica degli ultimi anni, ma in forte ripresa e proiettata verso la contemporaneità. Basti pensare che è sede europea dei più importanti social networks, attirando a sé una variegata forza lavoro giovane e multietnica, l’altra faccia di una città dalle atmosfere letterarie penetranti. Se sei interessato ad un’esperienza insolita, affascinante e forte, a piedi o in bus, raggiungi il Kilmainham Gaol, il carcere museo (famoso per essere stato set del film cult “Nel nome del padre”) che ti farà vivere sulla pelle la crudezza del conflitto nordirlandese e ti preparerà a capire questo popolo, così ferito, arrabbiato, tenace, orgoglioso, testardo e generoso, che ti accoglie a braccia aperte e ti fa innamorare perdutamente di sé.
GIORNO 3 Doolin. Tappa ideale per visitare in tutta calma le maestose e ventose Cliffs of Moher, che potrai raggiungere in auto o percorrendo un sentiero pedonale lungo i faraglioni. Doolin è un villaggio di anime gentili e la cucina dei pub è un viaggio nel viaggio! Il mio consiglio, per rendere indimenticabile questo breve soggiorno, è di dormire nel campeggio/glamping, lungo il ruscello, con le mucche che ti osservano placide e, molto probabilmente, la pioggia a cullare la tua notte in una bellissima tenda riscaldata.
GIORNO 4 Clifden. Abbiamo percorso, fermandoci per scattare un’infinità di fotografie e abbandonarci agli schizzi dell’oceano, l’intera baia di Galway, e poi le torbiere fino alle famose spiagge: Carna, Coral Strand e Dog’s Bay, nella meravigliosa regione del Connemara. In serata, cena con musica dal vivo nel centro di Clifden.
GIORNO 5 Westport. Prima metà della giornata in visita alla Kylemore Abbey, gli interni visitabili del palazzo sono poca cosa rispetto al parco e al bosco circostanti. Questo bellissimo angolo vicino ai monti del Connemara National Park ha qualcosa di magico, è custode di una storia di amore e dolore, di un uomo e della famiglia che sono riusciti a permeare l’aria di un’atmosfera suggestiva. Procediamo spediti e ancora un po’ sognanti verso la meta che, insieme a Belfast, è diventata il simbolo di questo nostro viaggio: Achill Island. L’Atlantic Drive è la strada che ti basterà seguire per assaporare lo spirito wild dell’isola, dove il vento aggredisce l’equilibrio e libera l’anima verso l’oceano. Quando il viaggio è esperienza di vita.
GIORNI 6-7 Kesh. La scelta delle sponde del lago Fermanagh aveva come scopo una piccola pausa per dedicarci a noi: relax, una cena romantica (a questo proposito ti segnalo Lusty Island, un piccolissimo villaggio ad impreziosire le acque del lago), visitare le Marble Arch Caves e il parco lussureggiante di Florence Court (con annessa torta golosa alla carota e tazza di tè al latte!). Il secondo giorno dritti verso Fanad Head, nel Donegal settentrionale, per una visita al faro omonimo.
GIORNI 8-9 Derry. A questo punto mi scuso in anticipo con te che stai leggendo, non posso e non voglio riassumere questa città in due righe. Se hai desiderio di capire cosa sia stato, fino a pochi anni fa, il conflitto nordirlandese ti invito a prenderti qualche minuto >>> Clicca Derry qui sul titolo del paragrafo! L’Irlanda non è solo musica allegra, guinness e panorami mozzafiato, è molto, molto di più…
Lasciando la città per raggiungere la Causeway Coastal Route, dove ci aspettavano il Danluce Castle, le Giants Causeway e la distilleria Bushmills, ti suggerisco una tappa interessante, particolare e adatta a tutte le età: Ulster American Folk Park, vedrai!
GIORNO 10 Glenariff. Una tappa casuale, nata con un disguido sulla prenotazione e rivelatasi un incontro commovente indimenticabile. Margaret, “A real Irish woman”. Ne parlerò presto. La regione ricorda i boschi delle favole, non a caso “Il trono di Spade” è girato proprio in quest’area!
GIORNI 11-12 Belfast. Eccoci al termine del viaggio. Consapevoli e cresciuti grazie alle esperienze vissute fin qui. Abbiamo imparato a capire questa magica isola di verde e la sua gente. Ascoltato racconti da pelle d’oca, corso felici contro vento, assaggiato piatti gustosissimi, scattato centinaia di fotografie, bevuto pinte su pinte, cantato, camminato, spalancato gli occhi increduli per tanta bellezza e adorato le città, soprattutto Belfast che, fino a non molti anni fa, pensavamo non sarebbe mai stato possibile avvicinare. Oggi è la promettente capitale europea del cool, a cavallo tra innovazione e i Troubles, ancora lì, per le strade e sui volti delle persone.
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